Rinoplastica

Informazioni generali
Il naso è caratterizzato sempre da un certo equilibrio tra le varie strutture che lo compongono quali dorso, piramide e punta, anche se il difetto estetico può evidenziarsi con entità diverse per ciascuna delle suddette strutture. Nella pratica clinica sono molto frequenti i casi in cui la rinoplastica estetica debba produrre comunque un rimodellamento “in toto” del naso. Infatti, una correzione rivolta esclusivamente all’inestetismo magari più evidente, come un gibbo dorsale, potrebbe produrre un’alterazione dell’equilibrio estetico del naso tale, da rappresentare essa stessa una stigma.
Di qui l’importanza di un’attenta valutazione delle problematiche presenti e della pianificazione e attuazione di un approccio chirurgico progressivo mirato alla correzione degli inestetismi in base alla loro incidenza sull’equilibrio estetico generale del naso.

La rinoplastica è uno degli interventi più importanti della chirurgia estetica, non solo dal lato tecnico ma anche rispetto all’impatto psicologico che ha sul paziente. Il chirurgo deve modificare la forma di alcune o tutte le zone del naso, facendo molta attenzione a non alterare le relazioni anatomiche ed estetiche tra loro. La rinoplastica rimodella il profilo, rendendolo più gradevole e riportando più armonia nell’intero viso. Il grado di miglioramento varia da individuo ad individuo ed è influenzato da vari fattori (tipo di cute, dimensioni del naso, ecc.).

Visita e Preparazione pre-operatoria
La visita preoperatoria è il momento in cui viene studiato il naso in tutti i suoi dettagli, estetici e funzionali e, se esistono le indicazioni per l’intervento chirurgico, vengono programmate tutte le correzioni possibili, attraverso uno studio computerizzato del profilo. Vengono anche eseguite delle fotografie del naso e del viso per meglio visualizzare ogni dettaglio utile per la valutazione e la programmazione chirurgica.
Analisi cliniche di routine. Durante i 15 giorni prima e dopo l’intervento, non fumare e non assumere aspirina perché aumenta il rischio di sanguinamento.

L’intervento
La rinoplastica si esegue in anestesia generale in sala operatoria, ove vengono sempre attuati tutti i mezzi necessari per garantire la massima sicurezza. Come in altre procedure di chirurgia plastica che coinvolgono aree superficiali del corpo umano, l’anestesista utilizza procedure anestesiologiche che richiedono un minor impiego di farmaci che comporta, fra l’altro, anche un rapido recupero postoperatorio, che consente di tornare a casa il giorno stesso dell’intervento.
Le incisioni sono praticate all’interno del naso nel vestibolo, più raramente esterne. La cute viene mobilizzata dallo scheletro sottostante. La gobba, se presente, viene rimossa e le ossa nasali, fratturate alla base, vengono avvicinate per ricostruire il dorso. Vengono poi isolate le cartilagini settali ed alari e ridotte quanto necessario per rimodellare la punta. La medicazione si esegue con due tamponi nelle narici e il gesso sul dorso per immobilizzare le ossa. A volte può essere necessario associare la settoplastica per correggere il setto nasale deviato, attraverso le stesse incisioni della rinoplastica

Trattamento post-operatorio
Nelle prime 24 ore dopo l’intervento compare un notevole gonfiore del volto, accompagnato quasi sempre da ecchimosi, ma in genere non c’è dolore ed il fastidio maggiore è rappresentato dai tamponi nasali, che saranno rimossi dopo 24 ore oppure 3 -4 giorni se è stata eseguita anche la settoplastica. Il gesso verrà rimosso dopo 8-10 giorni ed a quel punto il naso sarà già presentabile anche se non avrà il suo assetto definitivo. E’ normale una modesta lacrimazione che scompare rapidamente. L’edema e le ecchimosi scompaiono gradualmente in 4-5 giorni.

Possibili complicanze
In qualsiasi intervento chirurgico vi è un certo grado di rischio. La somministrazione di farmaci di qualsiasi genere può produrre reazioni avverse gravi e imprevedibili: una sala operatoria attrezzata e la presenza del medico anestesista-rianimatore ci consente di prevenire tali situazioni e trattarle opportunamente in modo da evitare prontamente qualsiasi conseguenza. Le infezioni sono rare e comunque rispondono prontamente ad adeguato trattamento antibiotico senza compromettere il risultato finale.

Può manifestarsi a volte, quando vengono rimossi i tamponi, un epistassi (emorragia del naso) che è sempre di breve durata: in questo caso è consigliabile avvertire il chirurgo. A parte le medicazioni necessarie, saranno eseguiti controlli postoperatori dopo 1, 3, 6, 12 mesi dall’intervento. L’aspetto definitivo del naso operato potrà essere ottenuto dopo 6-12 mesi,quando si sarà avuta una completa eliminazione dell’edema. In questo periodo il paziente noterà una riduzione della sensibilità della cute del naso che gradualmente riprenderà spontaneamente. Potrebbero manifestarsi, a stabilizzazione avvenuta, delle piccole irregolarità che possono essere corrette mediante un piccolo intervento generalmente in anestesia locale.

Nei casi di settoplastica associata, è necessario che il paziente impari di nuovo a respirare attraverso il naso. Tale rieducazione richiede un prolungato esercizio. In taluni casi non sarà possibile ottenere una completa correzione della deviazione per la particolare struttura della cartilagine ed è possibile che si verifichi una parziale recidiva della deviazione stessa.

Ripresa dell’attività fisica
I pazienti possono riprendere rapidamente ma gradualmente le normali attività. Dopo la rimozione del gesso si è presentabili. Nel primo mese sono da evitare attività fisica intensa, sportiva ed esposizione al sole.